Sabato 14 settembre esposizione Progetto del carro dell’Immacolata

Carissimi torresi,ci siamo finalmente sabato 14 settembre alle ore 18 circa prima della SS.Messa nella Basilica di Santa Croce ,il Parroco Don Giosuè Lombardo mettera’ in esposizione il progetto del carro dell’Immacolata,che in questo anno della fede vuole ricordare il 50° anniversario dalla beatificazione del nostro Parroco Santo Vincenzo Romano(1963-2013).Quest’anno,l’esposizione è anticipata di qualche giorno,che di solito per tradizione è il 19 settembre ,festa di San Gennaro.Il progetto del Carro trionfale dell’Immacolata è stato realizzato dalle mani dell’artista torrese Ciro Adrian Ciavolino,a cura del gruppo U.C.A.I. e consegnato oggi al Parroco della Basilica di Santa Croce Don Giosuè Lombardo,mentre la realizzazione del carro verra’ sempre affidata a Riccardo Lamberti.Le sculture saranno realizzate dagli artisti dell’U.C.A.I. Giacomo Fiorentino e Donato Frulio,che si occuperanno dei 4 bassorilevi della struttura centrale,ma non mancheranno altre collaborazoni artistiche molto vicine al Maestro Ciavolino,tra cui quella del sottoscritto Ascione Luigi ,che sta’ realizzando il modello della Basilica di Santa Croce ,che sara’ posizionato dietro al carro.Il Maestro Ciro Adrian Ciavolino ha gia’ progettato un carro trionfale dell’Immacolata nel 1987 dal titolo “Redemptoris Mater”, in onore della omonima enciclica di Papa Giovanni Paolo II per quell’anno che fu Anno Mariano.Il titolo del carro trionfale dell’Immacolata di quest’anno è : “AVE ALLEGREZZA DELLA NOSTRA PATRIA”.Il titolo vuole essere un sentimento di gioia dell’animo rivolto a colei che protegge la nostra Patria,la nostra terra, il nostro territorio, la nostra città di Torre del Greco. L’allegrezza della nostra patria è il risorgere della citta’ dall’eruzione,che proprio grazie all’opera del Beato Vincenzo Romano ,dopo la terribile eruzione del Vesuvio del 15 giugno 1794, che distrusse quasi completamente la città e la chiesa parrocchiale, mise in luce la sua fibra apostolica. Egli si dedicò subito alla difficile opera di ricostruzione materiale e spirituale della città e della chiesa, che volle riedificare più grande e più maestosa.Infatti il carro trionfale di quest’anno è gran parte dedicato proprio all’opera apostolica del Beato Vincenzo Romano a Torre del Greco,la sua figura appare sulla parte anteriore del carro in preghiera davanti all’Immacolata ,mentre sulla parte posteriore ci saranno quattro angeli che sorreggeranno il modello della chiesa di Santa Croce ricostruita proprio dal Beato dopo l’eruzione del Vesuvio del 1794, realizzato dal sottoscritto Ascione Luigi.Al centro del carro trionfale ma non proprio al centro una torre ,simbolo della citta’ di Torre del Greco, la torre non è cilindrica ma si eleva a tre corpi come la Trinita’ di Dio, la torre è accostata da due torrioni,la città è affidata all’Immacolata,figlia e madre di Dio,ed è avvolta dalla rappresentazione idealizzata dell’eruzione del Vesuvio del 1794 ,dove poggiera’ la statua dell’Immacolata. Sui lati della struttura centrale, 4 bassorilievi ispirati alla vita del Beato Vincenzo Romano,realizzati dagli artisti dell’U.C.A.I. Donato Frulio e Giacomo Fiorentino.Sulla cornice del carro su quattro bassorilievi in legno ci saranno le quattro chiese torresi che hanno ospitato il Beato:la chiesa di Santa Maria di Costantinopoli ,la Chiesa di Portosalvo ,la chiesa della SS.Assunta e la chiesa del SS.Rosario.Come ogni anno aspettiamo con ansia visivamente l’esposizione del bozzetto del Carro trionfale dell’Immacolata nella Basilica di Santa Croce,che per il popolo torrese è una sorte di conto alla rovescia che trova il suo epilogo nel giorno della festività dell’otto di dicembre.Ne sono a dimostrazione i “dodici sabato della Madonna” che precedono la festa nella Basilica Pontificia di Santa Croce,che inizierano sabato 21 settembre.Qualche parola circa il significato mariano del sabato.Le giustificazioni di questo culto, su cui storicamente non si è ancora fatta piena luce – a parte le spiegazioni ingenue e leggendarie – vennero a partire dal sec. XII, nello sforzo di metterlo in relazione con il tema redentivo dei due giorni contigui, venerdì e domenica: si tratta di ragioni di convenienza, di valore relativo.Come «Dio benedisse il settimo giorno e lo santificò» rispetto agli altri giorni della settimana, così benedisse Maria più di ogni altra creatura ricolmandola di grazia.Dio nel settimo giorno portò a termine la creazione e cessò da ogni lavoro (‘sabato’ significa ‘riposo’);ma il vero riposo lo trovò in Maria, a cui la liturgia applica le parole della sapienza: « Colui che mi creò riposò nella mia tenda» .Come il sabato prepara la domenica, così Maria è colei che è più vicina a Cristo e la via che introduce a Lui.Nel sabato in cui Gesù fu nella tomba, Maria, sola tra tutti, mentre anche i discepoli più prossimi erano dubbiosi, conservò salda e intatta la fede.Attualmente sono queste le ragioni del culto di Maria nel giorno di sabato.
Un saluto a tutti e “che a Maronna v’accupagne sempe”.
Per ulteriori informazioni potete contattare direttamente la Basilica Pontificia di Santa Croce al numero telefonico: 081/8812250.