Grandi eventi a Torre del Greco per i 150 anni dal voto all’Immacolata

Da “Il Mattino” del 14 gennaio 2011 di Francesca Raspavolo

LA LUNGA FESTA PER I 150 ANNI DALL’ERUZIONE

Interi mesi di festeggiamenti per celebrare l’anniversario della grande eruzione del Vesuvio dell’otto dicembre 1861. Il 2011 a Torre del Greco verrà ricordato non solo come anno di celebrazione dei primi 150 anni dell’Unità d’Italia, ma soprattutto come il ricordo dei primi 150 anni dal terribile scoppio del vulcano che distrusse «capo Torre» e seminò il panico in città. Era l’otto dicembre quando una terribile eruzione, accompagnata da un violento terremoto, sconvolse Torre del Greco. Cenere, lava e lapilli invasero l’intera città, paura e terrore rapirono i torresi che, disperati, si rivolsero all’Immacolata con un voto: portare l’immagine della Vergine in processione su un carro trionfale in cambio della salvezza dalla furia del Vesuvio. Gli storici raccontano che, già nei minuti successivi alla preghiera della cittadinanza, la lava si arrestò miracolosamente: i torresi attribuirono proprio all’intervento della Madonna la fine dell’eruzione. Per cui l’anno seguente, il 1862, sciolsero il voto in una processione solenne e decisero di rinnovarlo, anno dopo anno. Da allora tutti gli anni il carro dell’Immacolata lascia la Basilica di Santa Croce alle ore 11 dell’otto dicembre e sfila in processione per il cuore antico del paese fino alle 2 del pomeriggio, orario nel quale nel 1861 la lava si ritirò come per miracolo. È proprio per ricordare quel voto che il Comune di Torre del Greco ha organizzato una grande manifestazione che animerà la città dall’estate fino a dicembre. In primis, seminari e corsi di vulcanologia insieme al professore Giuseppe Luongo, tra i massimi esperti mondiali del Vesuvio. Le lezioni saranno rivolte agli studenti delle scuole medie ed elementari della città e avranno lo scopo di insegnare ai bambini, sin dalla tenera età, i rischi della convivenza a stretto contatto con un vulcano attivo. A margine dei seminari, a giugno ci sarà una sette giorni di fiera made in Torre del Greco con degustazioni di piatti tradizionali, esposizione di gioielli in corallo e vendita di prodotti tipici dell’arte torrese. Ancora, sempre in estate, la città parteciperà ai Grandi Eventi promossi dalla Regione Campania per ricordare l’Unità d’Italia e l’eruzione del 1861: per l’occasione Palazzo Santa Lucia ha scelto venti comuni, tra i quali Torre del Greco, chiamati a rappresentare sulla scena nazionale le due importanti ricorrenze. Infine, l’otto dicembre, l’edizione 2011 della Festa dell’Immacolata con una riproduzione del voto fatto dai torresi alla Madonna e la tradizionale sfilata del carro lungo le strade che, 150 anni fa, furono invase dalla lava.
Il 1861 è per Torre del Greco un anno tragico ma al tempo stesso ricco di speranza: quando il Vesuvio stava per cancellare per sempre la città sotto una coltre di cenere e lapilli, la Madonna Immacolata intervenne per salvare il paese. Per ricordare una delle pagine più importanti della storia del Comune vesuviano, il vicesindaco Rosario Rivieccio ha organizzato grandi eventi e manifestazioni che, da giugno a dicembre, promettono di far rivevere ai torresi le emozioni di quei giorni». Perché celebrare l’anniversario dell’eruzione del 1861? «Quell’eruzione ha cambiato il destino della nostra città: nel momento più brutto della loro vita, quando le case e il paese venivano inghiottiti dalla lava, i nostri antenati hanno deciso di rivolgersi all’Immacolata per avere protezione. E l’hanno ottenuta. Da allora l’otto dicembre a Torre del Greco è la memoria di un evento tragico eppure pieno di fede: è nostro dovere, nell’anniversario dei primi 150 anni da quel giorno, rendere omaggio alla Madonna e spiegare alla nuove generazioni quello che accadde in quei terribili giorni». Cosa prevede il programma dei festeggiamenti? «Le celebrazioni alternano momenti di svago a riflessioni religiose passando per discussioni scientifiche. Avremo feste popolari per far conoscere ai visitatori le nostre tradizioni in fatto di arte e cucina. Poi ci saranno i seminari del professore Luongo che serviranno a informare la popolazione sui rischi legati al Vesuvio. E infine la funzione del Corpus domini che chiuderà l’anno di festeggiamenti nel ricordo del significato prettamente religioso dell’otto dicembre». Come sarà l’edizione 2011 della festa dell’Immacolata? «Sarà un’edizione storica, da ricordare, che si sposerà con i festeggiamenti per i 150 anni dell’Unità d’Italia. A differenza degli anni passati, daremo piu’ spazio alla storia della nostra città e alla ricostruzione del passato, rimettendo in scena l’eruzione del 1861. Punteremo molto sui giovani perché sappiamo cosa è accaduto, cosa ha fatto l’Immacolata ma soprattutto cosa significa vivere sotto la cintola di un vulcano. Questa celebrazione servirà appunto per ricordarci che il Vesuvio è il nostro orgoglio ma resta sempre una minaccia mortale»