Nuovo articolo del ” Mattino” sulla nostra festa dell’Immacolata

Da “Il Mattino” del 12 ottobre 2011 di Francesca Mari:

Immacolata parroco sul web è il testimonial

Torre del Greco. Verso la festa dell’Immacolata Concezione: la chiesa sceglie il web.
Chi l’ha detto che i messaggi di fede arrivano solo dal pulpito, e che clero e tecnologia non vanno d’accordo? A dimostrare il contrario, un video che impazza in rete in cui il parroco della Basilica di Santa Croce, don Giosuè Lombardo, descrive le caratteristiche religiose, artistiche e allegoriche del Carro Trionfale che porterà in processione la statua dell’Immacolata il prossimo 8 dicembre. «Un modo per arrivare al cuore di tutti- ha detto don Giosuè- e raggiungere, attraverso il web, anche quei fedeli che vivono all’estero, quei torresi devoti al culto della Madonna, che vivono con noi il fervore dell’attesa e quel giorno fanno dei grossi sacrifici per non mancare all’evento». Un modo originale per introdurre il lavoro scultoreo di questa edizione speciale: quest’anno, infatti, si festeggiano i 150 anni del culto dell’Immacolata in città e dell’inizio del ciclo di processioni. Come vuole la storia, la celebrazione ha inizio proprio l’8 dicembre del 1861, come voto dei torresi alla Madonna, alla quale si erano rivolti per chiedere aiuto nel corso di una violenta eruzione del Vesuvio. E per questa edizione, anziché commentarlo dall’altare della chiesa, il parroco ha deciso di mostrare il bozzetto del carro in rete, nel sito www.immacolataditorredelgreco.it di Luigi Ascione, visionato da migliaia di utenti. «Sotto la tua protezione» è intitolato il Carro di quest’anno ed è stato progettato dall’artista Nicola Consiglio in collaborazione con il gruppo dell’Ucai (Unione Cattolica Artisti Italiani). L’opera, come spiega il sacerdote, sintetizza il senso del centocinquantenario, come si vede già nel titolo ispirato all’antifona mariana «Sub tuum praesidium», a rappresentare l’intera città sotto l’aura di Maria. La metafora generale è della “quiete dopo la tempesta”, con elementi che richiamano all’eruzione del 1861 e allo stato di quiete che ne conseguì, grazie all’intercessione divina. Il carro è trainato da angeli, che rimandano a quelli mandati da Dio per custodire il popolo di Israele, indicando il cammino della chiesa. La statua della Madonna sembra lasciare il carro ideale, e scendere tra due personaggi: una contadina con in grembo un fascio di ginestre sul lato destro, un pescatore con una cesta di corallo su quello sinistro.«Sono i simboli del nostro territorio- spiega il parroco- la terra e il mare, il Vesuvio e la Pesca». Emblematici anche i due bassorilievi, realizzati dallo scultore Vincenzo Cirillo: uno che ritrae il Beato Vincenzo Romano, con in mano il plastico della Basilica da lui ricostruita, e l’altro con Maria Protettrice, e gli angeli che reggono il bozzetto della città corallina. Sullo sfondo un’eruzione del Vesuvio, davanti a cui una torre rimane intatta, a rappresentare la città salva. In evidenza, infine, i 4 simboli mariani: la rosa, il giglio, la stella e lo specchio.

Devo ringraziare per il servizio filmato il mio amico Michele Tuoro che ha concesso a titolo gratuito al nostro sito www.immacolataditorredelgreco.it  il video da lui stesso girato.

Ringraziamo a nome di tutti i torresi il giornale “Il Mattino” e la giornalista Francesca Mari per l’attenzione ricevuta per la nostra Festa dell’Immacolata a Torre del Greco.