Nel  50° dalla morte ricordiamo Mons. Stefano Perna parroco di Santa Croce in Torre del Greco (Napoli)

30 agosto 1896 – 21 maggio 1972

Ricordando Mons. Stefano Perna ,Preposito Curato di Santa Croce

di  Mons. Michele Capano

Tratto da un opuscolo della Comunità parrocchiale di S.Croce “A Mons.Stefano Perna Preposito Curato”.

All’alba gioiosa della Pentecoste, domenica 21 maggio, mentre la Santa Chiesa, giubilante, si accingeva a celebrare la solennita dello Spirito Santo, tornava alla casa del Padre, dopo un impegnativo itinerario terreno, Mons. Stefano Perna. Si concludeva cosi il corso della esistenza di un sacerdote veramente tale, pienamente dedito al servizio della gloria di Dio, generoso e fedele soldato di Cristo e della Chiesa, quotidianamente rispondente, con ammirevole prontezza, agli impulsi e alle sollecitazioni della sua sacerdotale vocazione.

Una vocazione sempre ritenuta, come alimento e sostegno del suo inomparabile ministero, come causa di incremento e di moltiplicazione dei suoi non pochi talenti, da portare a fruttificazione per il bene spirituale dei fedeli e suo.

L’arco della sua vita si stende lungo settantasei anni e rivela le semplici, armoniose linee della sua pastorale attivita, esaltata e vivificata in una toccante e soda pietà eucaristica, in una schietta devozione mariana, in un tenace sentimento di amore alla preghiera quotidiana, alla santa meditazione, alla lettura spirituale, ai santi spirituali esercizi annuali.

Nei suoi 51 anni di sacerdozio non venuto mai meno a questi doveri, che Egli considerava essenziali e determinanti per essere un buon sacerdote e per un fruttuoso esercizio del ministero nella vigna del Signore. Le non poche dolorose giornate della sua vita pongono in giusto risalto nel Perna, l’uomo della preghiera: la tragica scomparsa di un fratello – comandante di nave, in un naufragio nella Manica, la gravissima sciagura automobilistica che provocò la morte di due nipotine, la perdita — relativamente — in breve lasso di tempo, di quasi tutti i suoi cari, dodici fratelli, vari altri parenti, le numerose sofferenze e le non lievi amarezze, retaggio immancabile di un cosciente impegno sacerdotale, hanno sempre riscontrato in Lui, una pronta adesione alla volonta divina, un totale abbandono nella Divina Provvidenza, la ricerca continua di conforto e sostegno nella preghiera. Stefano Perna, sia detto senza esagerazione — prima di essere un pastore vigile, zelante, fattivo, e stato un sacerdote pio. Quotidianamente si soffermava, per oltre un’ora, in preghiera, davanti a Gesù Eucaristia ed amava trattenersi ogni giovedi — dalle 10,30 alle 12,30 — in adorazione davanti al Tabernacolo.

Soffriva non poco e ne rivelava i segni di dolore sul volto, nel costatare l’affievolimento nei fedeli, in questi ultimi tempi, della visita a Gesù Sacramentato e della pieta eucaristica, in genere. Fremeva di sdegno nel venire a conoscenza delle non poche deplorevoli opinioni ricorrenti, oggi, sul Mistero Eucaristico.

Non stupisce, quindi, che da una vita spiritualmente si intensa sia scaturita una prodigiosa ricchezza di attivita e di risultati nel suo lungo e difficile ministero sacerdotale. Seguiamo, a volo d’uccello, le tappe di questo ministero. Il 14 agosto 1921 viene ordinato sacerdote.

Dall’ 1 settembre 1921 al 12 febbraio 1929, svolge con passione la sua missione sacerdotale in S. Croce, alla Chiesa della SS. Annunziata, tra i piccoli dell’Oratorio « Vincenzo Romano ».

Speciale premurosa cura rivolge, in questo periodo, alla organizzazione della Associazione dei paggetti del SS. Sacramento e al 1.0 Riparto Scautistico « Vesuvio ».

Ovviamente pone, fin dagli inizi di questi suoi primi passi nei molteplici impegni pastorali, la esigenza fondamentale di una soda formazione cristiana nei suoi assistiti e gia spicca, nel suo nobile animo sacerdotale, quale nota saliente, l’amore alla coltivazione delle vocazioni sacerdotali, che realizza, più tardi, attraverso la istituzione di una Scuola Apostolica in collaborazione con altri due sacerdoti di santa vita: Francesco Gargiulo e Ciro Polese, frequentata da ben sessanta alunni!

Alla fine del febbraio 1929, Mons. Francesco Saverio Vitelli, nominato Preposito Curato di S. Croce, alla morte del compianto e stimatissimo Mons. Pasquale Brancaccio, sceglieva, con l’approvazione della Curia, Mons. Stefano Perna, quale suo Vicario Cooperatore. Si accingeva cosi all’espletamento del suo nuovo cornpito con intelligente amore e saggio entusiasmo, convinto come era, che non è possibile sviluppare una efficiente comunità parrocchiale, senza una aperta e generosa collaborazione dei laici, si dedicava con trasporto e fervore alla verifica e al rilancio di una Azione Cattolica parrocchiale, che rendeva veramente consistente e per qualita e per quantità di membri.

Una speciale attenzione rivolgeva alla stampa e alle missioni, mezzi potenti per sensibilizzare e aprire efficacemente nell’animo dei fedeli, una generosa disponibilità alla collaborazione.

Nasceva cosi il Bollettino parrocchiale « Echi di Vita », veicolo di idee e di attività del Parroco in ogni famiglia, e che da oltre cinquant’anni, pur nelle immancabili vicissitudini umane di maggiore o minore impegno, registra a suo vantaggio, pagine stupende di vivacità giornalistica e di dure battaglie in difesa della verita. Non si fermava qui l’interessamento del Perna per la stampa: organizzava numerose giornate del Vangelo, diffondeva riviste e giornali, apriva un piccolo chiosco, domenicalmente, per la propaganda de « Un libro buono per tutti ». Pienamente rispondente alla esigenza della soluzione del problema della formazione di una cosciente collaborazione sul piano parrocchiale, ne ravvisava nella educazione e diffusione dell’amore per le Missioni, un coefficiente preziosissimo di sviluppo. A tale scopo istituiva a casa sua un laboratorio di ricamo e cucito a beneficio delle missioni, e dava vita alla costituzione di un gruppo di Zelatrici veramente brave, cui affidava compito della diffusione della stampa missionaria e della raccolta delle offerte per le Missioni. Accanto alle altre, numerose iniziative del suo periodo di Vicario Cooperatore, degno di particolare menzione e il suo amore per gli ammalati, per i sofferenti, per i moribondi. Anche negli ultimi anni della sua vita, ormai dolorosamente malferma, ha compiuto sempre il suo dovere recandosi al capezzale degli infermi, sobbarcandosi a sacrifici inenarrabili. E’ giusto, però, a questo punto ricordare, con calcata sottolineatura, che il ministero sacerdotale del Perna, ha avuto una cosi considerevole consistenza di risultati, perche confortato e sostenuto dalla guida impareggiabile di Mons. Francesco Saverio Vitelli, sacerdote di primo piano della nostra comunita diocesana. E’ nel solco fecondo di questa collaborazione che deve essere segnalato il riuscitissimo Congresso Eucaristico Diocesano, celebrato a Torre, in occasione del centenario della Redenzione, 1933, con la partecipazione di oltre trenta Vescovi, ed una capillare catechesi, tenuta da persone competenti, in tutta la nostra città, per mesi e mesi, per controbattere una sottile e velenosa propaganda protestante, diffusa subdolamente un po’ dovunque. Degne di ricordo, in questo periodo, le pubblicazioni del Can. Ciro Polese « Dicono che . » tese a confutare gli errori. Alla morte di Mons. Vitelli, 1949, al 1972, Mons. Stefano Perna e stato Preposito Curato di S. Croce. Ventitre anni di prepositura: una presenza costante in chiesa, un amore continuo e crescente per la sua Missione sacerdotale, una assillante cura per tutti i suoi figliani! Nulla ha mai trascurato per impostare e portare avanti un discorso serio, cristianamente solido di vitalizzazione della sua comunita parrocchiale.

Per questo ha dato sempre vigoroso impulso alle giornate eucaristiche, alla celebrazione delle assemblee eucaristiche domenicali, alla Testa del Corpo e del Sangue del Signore, sollecitandovi uno cosciente partecipazione e non una presenza di freddi e passivi spettatori. Ha coltivato, con toccante amore di figlio, dal sentimento delicato e profondo, la devozione alla Vergine SS., diffondendone il Santo Rosario, predicandone le Virtu e il Materno patrocinio, esaltandone il ruolo nella Chiesa. Preparava sempre con speciale cura la Festa dell’Immacolata, Patrona della nostra citta, che ogni anno, attendeva con ingenua irrequietezza di un fanciullo e reputava come un punto di richiamo dei più trascurati della vita cristiana. Per i numerosi celesti favori impetrati ed ottenuti dalla Vergine Immacolata a beneficio della nostra citta, l’ultimo nella dolorosa circostanza della terribile eruzione del Vesuvio del 1944, Mons. Stefano Perna otteneva dal Capitolo Vaticano il decreto di incoronare la Statua dell’Immacolata. Quale risveglio di fede e quali e quante conversioni produssero la «Pellegrinatio Mariae» durata 28 giorni, e la solenne cerimonia della incoronazione effettuata dal Card. Marcello Mimmi, alla presenza di oltre sessantamila persone!

La faciloneria dei nostri tempi giudicherebbe subito per trionfalistiche queste iniziative apportatrici di un autentico rinnovamento di vita cristiana e non esiterebbe ad esaltare certe manifestazioni di ben conosciuta fama, segno e seme di verbosità e megalomania! Quale modello e guida della sua vita spirituale e pastorale sceglieva Vincenzo Romano, preposito Curato di S. Croce per oltre un trentennio. Citare il suo amore e la sua ammirazione per Vincenzo Romano, manifestate quotidianamente da Lui in una volontà impegnata e tenace di imitarlo, e superfiuo. E’ sufficiente ricordare la sua intensa commozione e la vivissima gioia del suo animo, esplose in un pianto dirotto, in S. Pietro, nell’attimo in cui Vincenzo Romano veniva proclamato Beato dal Santo Padre Paolo VI. Il sogno di tutta la sua vita veniva cosi coronato! Come premia ed esalta il Signore i suoi servi buoni e fedeli!

L’omaggio floreale al Santo Padre Paolo VI al termine della funzione serale per il nuovo Beato V. Romano.

Non basta! C’e dell’altro egualmente importante, che cesella la vita sacerdotale del Perna. In ventitre anni di prepositura non ha mai trascurato il catechismo per i bambini, la catechesi per gli adulti, l’incremento alla frequenza ai Sacramenti, le confessioni, la direzione spirituale dei fedeli. Uno speciale ricordo della sua attivita sacerdotale, va rivolto al suo amore per i giovani. Venti anni di insegnamento della Religione al Liceo De Bottis, di cui alcuni senza remunerazione, sono la a testimoniare — nella concretezza della vita — i risultati ottenuti tra le generazioni giovanili.

E’ proprio da questa predilezione per i giovani studenti, nasceva, in collaborazione con altri sacerdoti, la Fuci a Torre del Greco: trecento giovani universitari, di ambo i sessi, iscritti, con un proprio giornale mensile, con una vigorosa vita associativa e di collaborazione. Che ricordi felici!

Amava i poveri, cui mai rifiutava il suo aiuto. Una cura particolare svolgeva per i bimbi poveri: aveva aperto un asilo parrocchiale per sessanta bambini, che Egli manteneva quasi esclusivamente a sue spese. Non trascurava il decoro e il culto della casa di Dio. Curava la chiesa parrocchiale con passione e per ben due volte si sobbarcava alle urgenti spese per i restauri di tutto il vasto tempio. Ci teneva molto alla programmazione di funzioni solenni e alla loro seria realizzazione godeva moltissimo nel vedere il tempio affollato di fedeli ed esulta vivamente quando il Capitolo Vaticano decretò il titolo di Basilica Minore Pontificia alla chiesa parrocchiale.

Il Clero per Lui era sempre nel suo cuore e nella sua affettuosa considerazione. Dal 1957 al 1967 Vicario Foraneo, svolgeva questo serio delicato compito con tatto e comprensione di fratello tra i fratelli, in uno spirito di genuina carità e rispetto. Queste le tappe di questi  51 anni di sacerdozio del Perna, tappe che pongono nel doveroso risalto la Sua scrupolosa fedelta al “Credo “, alla Chiesa, alla Parrocchia, al sacerdozio di Cristo. I risultati? I più sono noti al Signore, alcuni anche a noi uomini:

— Trenta sacerdoti diocesani e regolari formati per la Chiesa,

— quindici religiose per varie concongregazioni,

— centinaia e centinaia di onesti professionisti, di buoni e cristiani operai, preparati per la società, per la Chiesa, per la famiglia!

Il plebiscito di cordoglio per la sua morte ha confermato la ricchezza della sua vita sacerdotale e pastorale. Il giudizio più bello, a prescindere da quello divino, e stato espresso su di Lui nel giorno della morte, da un’umile vecchietta, « Questo era un prete veramente da credere ».

E’ nel sapiente riconoscimento degli umili la grandezza della compiacenza divina.

Ricordiamo questo giudizio noi sacerdoti, mentre si dilegua nel tempo la figura fisica del Perna e si ingigantisce e resta ammonitrice la sua figura di prete di Dio !

Gil Scouts ricordano…

1925 – 1928. Basta, un triennio per avere a Torre del Greco, sotto l’instancabile guida del giovane assistente D. Stefano Perna, il migliore Riparto Scouts della Provincia di Napoli. Nelle gite, nelle gare e nei campeggi egli segui gli Scouts con quell’entusiasmo che seppe trasmettere agli Scouts stessi.

Il ricordo che questi ancora oggi conservano, dopo decenni, conferma quanto detto.

Buon Cammino con Maria,l’Immacolata Concezione.

Restiamo uniti in preghiera in questo tempo di prova.

Un saluto a tutti i torresi residenti e a quelli che vivono lontano da Torre del Greco.

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