Immacolata : nuovo comunicato per i portatori del carro trionfale dell’8 dicembre a Torre del Greco (Napoli)

Verifica e revisione dei tesserini e dei gruppi dei portatori

Oggi 21 febbraio 2020 la Basilica di S.Croce in Torre del Greco (Napoli) ha diramato un nuovo Comunicato che riguarda  i portatori del Carro trionfale dell’Immacolata:

“Comunicato
Per i portatori del Carro dell’Immacolata a Torre del Greco (Napoli).

Ad integrazione del comunicato del 17/02 u.s. circa (leggi)

l’aggiornamento dell’elenco dei portatori con la verifica e revisione dei tesserini e dei gruppi della processione votiva dell’8 dicembre si precisa:

Dal 5 marzo 2020 al 25 giugno 2020 e dal 17 settembre 2020 al 17 dicembre 2020, tutti i giovedì, dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 17.30 alle 19.30 presso la chiesa san Filippo in via Salvator Noto a Torre del Greco (Napoli), saranno disponibili i responsabili nominati dal parroco.

In riferimento al progetto che diverrà esecutivo dalla processione del 2021, occorre produrre solo due foto tessera e fotocopia del documento d’identità e compilare apposito modulo di richiesta.

Fascia e tesserino del gruppo di appartenenza saranno consegnate all’atto della sostituzione in settembre 2021.

Sono aperte le adesioni di nuovi portatori, a partire dai 20 anni.”

Per far conoscere meglio la storia dei portatori del carro trionfale  dell’Immacolata a Torre del Greco ,intendiamo riproporre la lettura di uno scritto di Giuseppe Sbarra, dal libro “Sotto la protezione dell’Immacolata del 2013.

I PORTATORI

I portatori, sono un esempio vivo, palpitante della devozione mariana del popolo torrese. Un sentimento religioso che non conosce l’erosione del tempo. E particolarmente significativa una riflessione fatta da Don Giosuè Lombardo proprio sui portatori, nel 150° anniversario: “M’ aspetto un impegno personale di tutti, affinché chi vede questi uomini col camici Bianco, possa vedere delle persone ch hanno compiuto un cammino di fede e di devozione verso la Madonna”.

I primi portatori, ma anche i primi allestitori, come abbiamo riportato, furono calafati, segatori e maestri d’ascia. Poi col passare degli anni il numero prevalente fu assicurato dai marittimi, che ancora oggi costituiscono un nucleo numericamente consistente. La storia dei portatori e ricca di episodi che costituiscono uno spaccato di varia, umanità e manifestazione di un sentimento religioso, vissuto con trasporto e semplicità. Sono giovani e meno giovani, marittimi, studenti, operai, impiegati, professionisti, uniti da un profondo amore per l’Immacolata Concezione e si alterneranno in gruppi di 120-130 ad ogni cambio. Al fine di disciplinare i cambi, ogni portatore ha una fascia al braccio di un certo colore, che ne individua il gruppo. Quando questa città era per “gente di mare” il primo distretto marittimo d’Italia, dopo Genova, era costituito dai marittimi il numero prevalente. E, quelli che in quel periodo prestavano servizio ai leva nella marina militare, indossavano, invece del tradizionale camice bianco, la divisa d’ordinanza. Sul piano operativo i problemi negli anni non sono mancati. Le richieste di essere scelti tra i portatori erano tante, ma la disponibilità, pur volendo accellerare i cambi non illimitata. E questo aveva portato qualche problema e qualche mugugno . «Portare il Carro era un privilegio” addirittura da tramandare di padre in figlio. Una volta un portatore, per garantirsi il «posto’ si nascose e si addormentò sotto il carro passando la notte della vigilia in chiesa. Alcuni portatori poi, ambiscono in modo particolare a stare «sotto il carro’ quando passano per la strada in cui abitano. Se poi quel portatore ha parenti in America, scatta tutto uno speciale sincronismo ai collegamenti telefonici in una sorta di diretta dell’Immacolata. Tuttavia negli anni l’incessante richiesta di essere inseriti tra i portatori imponeva l’assunzione di alcune decisioni. Per evitare brusii ed incomprensioni, nel 1985 don Giosuè Lombardo, allora vice parroco, insieme ad un gruppo preposto all’organizzazione, composto da Raimondo Mennella, Carmine Di Meglio, Salvatore Galise e Natale Raitano, Paolo Serretiello e Rosario Frulio, decise di dare organicità alla gestione dell’elevato numero di portatori. Da quell’anno infatti il gruppo sarà articolato in quattro sottogruppi – ognuno formato da circa 120 persone – contraddistinti, ognuno, da un colore (rosso, celeste, giallo e verde) secondo l’ordine dei cambi. (ndr in seguito fù aggiunto un altro gruppo di colore blu) .

Ai portatori viene rilasciato un tesserino di riconoscimento con relativa numerazione personale. Sui fianchi del carro, lungo i due assi portanti, infatti vengono scritti 70 numeri che indicano il posto che ogni portatore deve occupare. Altri 20 portatori sono posizionati sul lato anteriore, altrettanti sul lato posteriore, mentre 30 non visti, sono sotto il carro. Il coordinatore dei portatori e quindi i tempi dei cambi e l’andamento della processione e affidato alla regia del responsabile della campanella. Dal 1993 questo incarico è affidato al professore Andrea D’Urzo, che è stato egli stesso portatore dal 1981 al 1992. (ndr che è stato preceduto  da Ciro Abilitato ,da  Ciro Balzano (o’scarparo deceduto nell’anno 1999) e da Vincenzo Speranza (vocca e’cane).

Andrea D’Urzo è un vero esperto non solo dei tempi e delle modalità di manovra del carro, ma principalmente una persona che in virtù di una spiccata propensione al rigore e alla comprensione, riesce da decenni a gestire con efficace, ma principalmente a creare e mantenere un clima di armonia e ai amicizia nel gruppo. Negli anni non sono mancati episodi singolari come quello di un giovanottone, alto, fin troppo ben messo in carne, una sorta di corazziere extra large, che voleva “portare il carro”. Ma la sua stazza andava ben oltre i 20 centimetri disponibili per ognuno, per cui un suo inserimento diventava problematico. Un breve consulto tra don Giosuè e Andrea D’Urzo ed il giovanotto fu accontentato. Fu sistemato in testa ad uno dei due assi laterali. Tra i portatori ci sono anche quelli che si ritengono super esperti nelle ma-novre, una sorta di timonieri del carro. Piccole ed ingenue velleità, piccole storie di varia umanità che vengono coperte dall’amore per l’Immacolata.

Buon cammino con Maria ,l’Immacolata Concezione