Ecco il progetto del Carro trionfale dell’Immacolata 2010

Carissimi torresi,mancano oramai meno di 3 mesi alla nostra Festa dell’Immacolata,il segno della ricorrenza cosi’ vicina è stato dato sabato 18 settembre 2010 con l’esposizione nella Basilica di Santa Croce di Torre del Greco,(così come da tradizione) del Progetto del Carro trionfale dell’Immacolata 2010 .
L’esposizione è avvenuta 12 settimane prima della festa della Madonna, il giorno precedente la ricorrenza di San Gennaro, quando ha inizio il ciclo dei dodici sabati di preghiera per la preparazione alla celebrazione dell’Immacolata dell’8 dicembre.
Il titolo del Carro trionfale di quest’anno è«Nostra Signora e Madre di tutti gli uomini e di tutte le donne»,  nato dalle mani dell’artista Nicola Consiglio in collaborazione con il gruppo dell’Ucai (Unione Cattolica Artisti Italiani).
Anche per quest’anno vi partecipano gli artisti :Vincenzo Ciliberto,Vincenzo Cirillo,Giacomo Fiorentino e Donato Frulio, mentre cosi’ come avviene dal 1998 la realizzazione materiale del Carro è affidata a Lamberti Riccardo.
Ricco di pitture e bassorilievi, il carro recherà nella parte anteriore un grosso baldacchino, su cui sarà collocata la statua dell’Immacolata, che rievocherà quello presente in San Pietro a Roma, per rappresentare l’unione con la chiesa. La statua della Madonna sarà tempestata da una pioggia di stelle, a voler rappresentare la grande quantità numerica degli uomini e le donne sulla terra. Emblematica la rappresentazione della corona della Madonna di Fatima in cui è incastonato un proiettile, a voler ricordare l’attentato subito dal papa Giovanni Paolo II il 13 maggio del 1981. E un bassorilievo che rappresenta la rosa dopo che papa Benedetto XVI ha donato alla Madonna di Fatima nel corso della sua ultima visita al luogo di culto. «Accompagniamo i fedeli verso il giorno della festa dell’Immacolata – dice don Giosuè Lombardo, parroco di Santa Croce – attraverso un percorso di preghiera e meditazione perché l’evento sia un’occasione di crescita spirituale e anche civile, e non rimanga fine solo a se stesso. La fede e le celebrazioni religiose è giusto che abbiano incidenza anche nella vita civile, e in un momento storico come questo di grande crisi ed emarginazione sociale, l’impegno di noi tutti è di riavvicinarci alla spiritualità.