Articolo del Mattino sulla nostra festa dell’Immacolata

Articolo del “Il Mattino ” del 20/11/2016 di Francesca Mari
TORRE DELGRECO. In un centro storico tirato a lustro dai lavori di riqualifica­zione realizzati con i fondi Più Europa e ormai al termine tra polemiche e «ri­tocchi», la città si prepara alla proces­sione dell’Immacolata. L’evento quest’anno, subirà delle modifiche stabili­te dal “Comitato organizzatore della festa» su disposizione della Curia di Napoli. Per la prima volta infatti, do­po 154 anni dalla prima processione del 1862, piazza Santa Croce sarà transennata al momento dell’uscita del carro trionfale dalla Basilica, alle 10, per una questione di sicurezza; il rien­tro in chiesa non dovrà avvenire oltre le 15:30, a fronte dell’entrata alle 17 degli altri anni. le soste del carro saran­no programmate e contrassegnate da cartelloni indicativi; le bancarelle sa­ranno vietate lungo tutto il percorso e concentrate solo in via Vittorio Vene­to, dove non passa il corteo; il parroco chiede di evitare lo spreco di fiori e fuo­chi d’ artificio per non imbrattare la cit­tà. Un piano studiato dal Comitato, formato da rappresentanti della Chiesa, del Comune e delle forze dell’ordi­ne, che dopo cinque riunioni e incon­tri con la Curia di Napoli ha decretato le nuove misure per la festa di que­st’anno. “La festa dell’ lmmacolata – ha det­to don Giosuè Lombardo, parroco di Santa Croce – e uno dei più grandi mo­menti di aggregazione e preghiera, ma proprio per la gran quantità di fe­deli che vi partecipano, l’attenzione alla sicurezza deve essere prioritaria. La scelta di transennare la piazza è det­tata dall’esigenza di tutelare i cittadi­ni al momento dell’uscita del carro dalla chiesa e durante la manovra per girarlo verso via Salvator Noto. All’interno della piazza ci saranno solo i portatori, cosi da poter svolgere senza ri­schio le manovre mentre i fedeli, tra cui molti anziani e bambini, saranno tutelati nel caso di movimenti perico­losi. L’obbligo di rientrare entro le 15 e 30 -e una di­sposizione della Curia – continua il parroco – perché le processioni hanno una durata sta­bilita e, di solito, a Torre si supera questo limite”, mentre le bancarelle saranno eli­minate dal percor­so e concentrate in un’unica strada per evitare intralci al passaggio del car­ro. Le soste obbligate sono necessarie perché la processione non duri più del dovuto e circa una cinquantina di portatori sono stati incaricati a guida­re le persone per evitare il caos. Poi c’è il monito ambientalista di don Giosuè. “Donate un unico fiore alla Madonna – ha detto – e non bou­quet che si trasformano in rifiuti. Uti­lizzate i soldi di fiori e fuochi d’artifi­cio per fare opere di bene”. Grande afflusso di fedeli in Basilica, in questi giorni, per ammirare il bozzetto del carro progettato da Nello D’Antonio e della cui realizzazione si sta occupando, come ogni anno dal 1998, Riccardo Lamberti. “Ave Mater Jubilai-MaterAeternitatis’ è il titolo della scultu­ra che è incentrata sul mistero dell’in­carnazione e il “sì” di Maria a Nazaret. Via vai di fedeli per ammirare la statua dell’immacolata, spostata dalla navata destra a quella centrale della chie­sa, ma anche ie spoglie del Beato Vin­cenzo Romano, di cui il prossimo 29 novembre ricorre la festa. Fermento anche per la vicina canonizzazione del “parroco santo”, dopo la convalida del processo diocesano, lo scorso 24 giugno, da parte della con­gregazione della Causa dei Santi per la presunta guarigione da tumore del torrese Raimondo Formisano. Ieri alle 18 il vice postulatore della causa del Beato, don Francesco Rivieccio, ha salutato la comunità della parroc­chia di Portosalvo, alla presenza del Vescovo Monsignor Gennaro Acam­pa, per un nuovo incarico alla Curia di Napoli. Al suo posto a Portosalvo il parroco Daniele Izzo.  Ringraziamo a nome di tutti i torresi il giornale “Il Mattino” e la giornalista Francesca Mari per l’attenzione ricevuta per la nostra Festa dell’Immacolata a Torre del Greco.  Un saluto a tutti e che a Maronna v’accumpagne sempe.